TAKUMI lifestyle

per Carlo Scafuri
in ARTICOLI
on 26 Ottobre 2020

Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.
San Francesco d’Assisi

TAKUMI lifestyle nasce e si fonda su un concetto ben preciso: Takumi è chi ha fatto del perseguimento della bellezza – e dell’eccellenza in un’arte – il proprio stile di vita. Titolo che indica onore e rispetto, un artigiano impiega 60.000 ore lavorative (circa 30 anni) prima di poter essere definito “Takumi”.

L’artigiano va ben oltre la mera esecuzione di un atto più o meno complesso, ma è bensì un artista che infonde nelle sue opere parte di se, in un continuum di crescita e perfezionamento apprezzabile tangibilmente attraverso le sue creazioni.

Nelle sue mani, l’artigiano sublima la matericità stessa della sua realizzazione, elevandola ad un racconto fatto di emozioni, sacrifici, sogni, determinazione, notti insonni, speranze…

In un tempo come quello che viviamo, in cui l’alienazione, la fretta e la superficialità ci trasformano in consumatori compulsivi perennemente insoddisfatti, acquistare un prodotto artigianale riequilibra quella scala di valori dando il giusto peso e la giusta importanza al bene acquistato.

Marie Kondō, autrice di famosi Best Seller nonché ideatrice del metodo KonMari, afferma quanto sia utile liberarci di tutto ciò che è superfluo, e quanto invece sia importante tenere solo ciò che è essenziale e che ci da realmente emozione.

In tale ottica non posso non condividere il pensiero di Cecilia Mosso – incredibile designer e talentuosa ceramista – che con la sua amica Argilla, ha fatto dell’artigianato la sua vita.

Amici, parenti, conoscenti, tutti. Scrivo questo post per chiedervi un favore e di pensarci.

Il Natale si avvicina e anche l’acquisto dei regali, vi chiedo, per favore, di COMPRARE DAGLI ARTIGIANI e da chi ha un piccolo negozio.

Se volete regalare un libro ci sono librerie vere, di quelle con un libraio all’interno che parla, che spiega e che racconta, che può consigliarvi e spedirvi il libro o addirittura portarvelo a casa, in sella ad una bicicletta.

Lo stesso vale per gli oggetti per la casa, gioielli, tazzine, sculture, vestiti cuciti a mano, illustrazioni, borse, cuscini, saponi, profumi, opere in legno, ceramiche, ci sono artigiani che fanno ombrelli, penne, oggetti in sughero, in carta, qualcuno ricicla plastica, realizzano composizioni floreali, strumenti musicali, vendono lampade, candele, restaurano vecchi mobili, anche piccoli, fanno cornici, vestitini per bambini e peluches, intrecciano vimini e via così. È un mondo bellissimo, quasi sconosciuto, tutto da scoprire.

Gli ARTIGIANI potete chiamarli, mandargli un messaggio, vi racconteranno la loro storia e la storia dell’oggetto che hanno realizzato con le loro mani, come, dove, con che stato d’animo, da dove hanno preso l’ispirazione, magari viaggiando, magari osservando una foglia, forse bevendo un caffe con un amico. Vi potranno dire se avevano vicino il gatto, il cane o il figlioletto piccolo mentre lavoravano.
Se non avete idea di dove e come trovarli, chiamatemi, scrivetemi. Io vi consiglierò.
Non siamo lavoratori “non necessari”: noi artigiani portiamo bellezza, storie e fantasia, saperi antichi, odori, colori, pensieri, musica e amore, tanto, tanto amore.

Che ne pensate? Non è, tutto questo, necessario?
Vi prego, vi prego. COMPRATE DAGLI ARTIGIANI.