Il noce, oltre al frutto c’è molto di più

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Il Noce bianco

Originario dei Balcani o dell’Armenia, il Noce bianco (Juglans regia) è un albero alto, dal bel portamento, da sempre apprezzato a tal punto che si fa risalire ai Greci l’epiteto “regia”, che ne sottolinea l’importanza della pianta.

Ogni sua parte viene impiegata: legname, mallo, frutti, foglie e gemme. Viene sfruttato anche in veterinaria per le sue foglie che poste sulle mammelle degli animali riducono e arrestano la produzione di latte.

In generale il noce è una pianta che da tempo immemore viene impiegata per contrastare le infestazioni estranee. In passato i contadini imbottivano le cucce dei cani di foglie oppure le posizionavano sotto ad un grande albero di noce, notando che l’animale aveva meno zecche, pidocchi e vermi.

Usi del noce

Il frutto del noce conosciuto anche come gheriglio è uno dei frutti più calorici al mondo. 100 grammi conferiscono ben 660 calorie, quindi è molto energetico e non va mangiato mai dopo il pasto, ma da solo, o con l’insalata all’inizio del pasto oppure con una fetta di pane integrale.

Dal gheriglio si ricava un olio che contiene per il 75% acidi grassi polinsaturi con proprietà antiaterosclerotiche. Per questo mangiare noci e usarne l’olio previene l’invecchiamento delle arterie e problemi cardiovascolari. L’olio poi, è un ottimo vermifugo, 30 grammi aiutano ad eliminare la tenia (o verme solitario).

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Le foglie e il mallo contengono lo juglone, una molecola con proprietà antifungine e antibatteriche ma anche  tannini ovvero sostanze dotate di attività astringente, antinfiammatoria ed emostatica, utili in ambito medicinale. Infatti in caso di dermatiti da pannolino o di infezioni esterne, si possono applicare garze di cotone imbevute con un decotto di foglie di noce o di mallo (3 grammi in 100 ml di acqua).

Il mallo è tradizionalmente usato in campo alimentare come colorante e per aromatizzare i liquori (nocino) e come riflessante rosso-bruno sui capelli; l’olio poi, è usato tradizionalmente come cicatrizzante cutaneo, protettivo e contro le scottature solari. 

Il gemmoderivato, ottenuto dalla macerazione in alcol e glicerina di gemme fresche, è un rimedio eccezionale contro la disbiosi intestinale. Infine, anche quando la pianta muore, lascia un meraviglioso ricordo di sé, infatti con il legno di noce si sono fatti i più pregiati mobili al mondo.

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Una risposta.

  1. Francesco ha detto:

    Molto interessante… nonostante studi le piante da 8 anni, ho trovato diverse cose nuove.

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